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Il colloquio di orientamento: Un momento di attivazione

L’orientamento è di per sé qualcosa di poco conosciuto, non del tutto chiaro, confuso qua è là.
Erroneamente associato delle volte all’area della relazione d’aiuto, domande finalizzate a creare una base per l’auto-introspezione confuse con domande di analisi.
L’orientamento si pone in uno spazio percepito come labile, sottile.
È maggiormente ridondante nell’ambiente scolastico, tuttavia trasmesso negli anni come un’azione strategica mirata a promuovere percorsi formativi e di studio piuttosto che a beneficio dei processi di scelta degli studenti.
C’è però un altro punto da porre all’attenzione: orientamento non significa trovare lavoro, fornire lavoro.
O meglio, quella di trovare lavoro è una possibile conseguenza dell’orientamento nella misura in cui il percorso si rivela momento di attivazione per l’Orientato.
L’attivazione che cito è la manifestazione del voler indagare sé stesso/a, di accogliere la consapevolezza più o meno dolorosa possa essere, di accettare ciò che c’è da cambiare, di agire per realizzare quel cambiamento.
L’attivazione è come la punta di un iceberg. È la parte più visibile che dice al mondo “Ci sono”.
Come vedi non è come pigiare un tasto off/on.
L’attivazione non è automatica, né scontata.
L’Orientatore inoltre non ha la bacchetta magica, non è un salvatore, nemmeno la panacea a tutti i problemi.
L’Orientatore ha nelle sue mani le competenze della facilitazione, per rendere quel processo guidato e supportato. Ma il percorso e le scelte appartengono esclusivamente all’Orientato.
Ti dico una parola, la dico con tono basso e lentamente, pronunciala insieme a me.

MOTIVAZIONE
Ti consiglio nel momento in cui pensi di iniziare un percorso di orientamento, di farti questa domanda:
“Quanto sono disposto a mettermi in gioco?
Cosa sono disposto a fare per trasformare il futuro che desidero nel mio presente di domani?”
Inizia da questo.
Se c’è qualcosa che devi portare con te a colloquio di orientamento è la motivazione. Se hai con te la motivazione vuol dire che senti e avverti qualcosa che ti spinge a rivedere gli elementi in gioco nel quadro della tua vita professionale, formativa, personale.
Che sia conscia o inconscia, la motivazione è lo stimolo all’azione.
Quella “motivazione” ti servirà a:
• vedere dove sei oggi
• visualizzare il momento futuro per come tu lo desideri
• definire le tue scelte
• intercettare i risultati che vuoi raggiungere
• individuare tecniche e strategie di azione
Sei pronto/a?
Il mondo dell’orientamento ti aspetta!

Lucia Galante – Consulente orientatrice