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Quiet quitting e quiet hiring: cosa sono? Come influenzano il mercato?

La pandemia, le grandi dimissioni, l’avvento di nuove professioni, l’intelligenza artificiale, nuovi bisogni dei lavoratori e di conseguenza riorganizzazione di tempo e spazio, stanno rivoluzionando e riscrivendo le regole del mondo del lavoro, come abbiamo avuto modo di vedere in articoli precedenti.

Ci sono stati avvenimenti e nuovi fenomeni che hanno inevitabilmente messo in discussione vecchi paradigmi e hanno permesso a una moltitudine di persone di riflettere sul senso del lavoro e il modo di rapportarsi con esso.

 

In questa fase, una parte di lavoratori ha:

 

In questo ultimo caso si insinua il quiet quitting che è in contrapposizione al fenomeno della Hustle Culture.

Vediamo meglio, in che cosa consiste?

Il lavoratore svolge le proprie mansioni e attività negli orari indicati con il minimo sforzo e coinvolgimento, quindi:

 

Questo fenomeno è maggiormente diffuso nella Generazione Z, che pone più attenzione a queste dinamiche, interrogandosi in merito al rapporto con il lavoro, cercando di creare un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, non identificandosi con esso, cercando aziende che rispecchino i loro valori, l’etica e in cui sia definito un piano di carriera.

Se non dovessero trovare le condizioni ottimali potrebbe scattare il quiet quitting.

 

Che ricadute ha sull’azienda?

 

E sui lavoratori?

 

Come è possibile risolvere questo problema?

Mettendo in atto in azienda un canale comunicativo con i propri lavoratori, cercando di definire dei piani di carriera individuali e di formazione, dando dei feedback costruttivi, coinvolgendoli maggiormente in progetti e creando un clima nel team che spinga alla collaborazione e allo scambio di idee, trasmettendo valori e etica aziendale.

Il quiet hiring potrebbe essere la chiave di volta per ovviare al quiet quitting, infatti l’azienda mette in atto un’apertura verso i propri lavoratori offrendo come detto formazione, piani di carriera e opportunità di crescita anche in termini di premi e benefit.

 

In che modo lo fa?

 

Come si ripercuote sull’azienda?

 

Sui lavoratori?

 

Come influisce nel mercato del lavoro? Vediamo i pro e contro:

Barbara Salvadego – Consulente orientatrice