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Lo stato dell’arte del progetto Next Generation

Martedì 16 Gennaio 2024 si è svolto il convegno ASITOR “Il ruolo dell’orientamento in Italia e in Europa per la formazione e l’occupabilità” che ha visto la partecipazione di docenti, orientatori e vari professionisti del settore.

Uno degli obiettivi del convegno è stato quello di esporre una serie di dati sui progetti di orientamento “Next Generation” erogati nelle scuole superiori e finanziati dal PNRR.

Il PNRR, infatti, già dallo scorso anno scolastico ha previsto uno stanziamento di 250 milioni di euro, dedicati all’orientamento attivo nella transizione scuola-università all’interno le scuole superiori. La misura mira a facilitare e incoraggiare il passaggio dalla scuola secondaria superiore all’università, affrontare la dispersione scolastica e il fenomeno dei NEET, ponendosi come obiettivi principali l’aumento degli studenti laureati e l’abbassamento dell’abbandono dei percorsi universitari.

Lo stanziamento di queste risorse per progetti di orientamento è stato ritenuto fondamentale, poiché si registrano dati sociali allarmanti, tra cui (dati ISTAT):

I fondi del PNRR hanno l’obiettivo di contrastare questi problemi. Tale strategia prevede il finanziamento di progetti di orientamento da svolgere nelle scuole secondarie con la collaborazione delle università. Tutto ciò avviene attraverso l’erogazione di corsi brevi di 15 ore, di cui almeno i 2/3 in presenza, destinati a studenti prevalentemente di III e IV anno di scuola secondaria superiore.

Secondo i dati esposti dal Professore Introna, Responsabile orientamento CRUI, Professore Associato e delegato per l’Orientamento, il Tutorato e il Placement di Ateneo all’Università di Tor Vergata, i progetti nell’anno accademico 2022/23 hanno ottenuto i seguenti risultati:

L’Università Tor Vergata, racconta poi il Professore Salmeri, ha ottenuto degli ottimi risultati:

Sono state presentate anche le statistiche del progetto:

Risultati molto simili sono stati ottenuti anche dall’Università Federico II, come descritto dal Professore Ragozini:

I numeri per ora ci dicono che questo enorme progetto è un’opportunità di crescita per il paese da sfruttare al meglio.

Ciò che emerge dal confronto avvenuto durante il Convegno Asitor è l’importanza di mettere al centro gli studenti e metterli nelle condizioni di fare scelte consapevoli. Sul lato pratico emerge la necessitò di migliorare l’organizzazione dei percorsi, vista anche l’implementazione in itinere avvenuta lo scorso anno scolastico. Questo aspetto è importante per andare incontro alle specifiche necessità di ogni studente e per migliorare la comunicazione tra università. Su questo punto, sarebbe auspicabile un programma nazionale per consentire la creazione di un sistema omogeneo, così da favorire un coordinamento tra istituti e poter raggiungere insieme gli obiettivi sempre più sfidanti che si pongono per gli anni futuri.

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Davide Mario Aquino
Internship Junior HR

Ileana Moriconi
Consulente di orientamento professionale e Career Coach